To Unveil a Light

MAAP, Fiera d'Arte Pubblica. Matera, 2019.

Svelare una luce è un’installazione concepita specificamente per il rione San Giacomo. La proposta si concretizza attraverso l’interazione di due interventi.

Un trittico di video proiettati sulle facciate degli edifici e una scultura di fasci luminosi che abita il giardino.

Le tematiche elaborate attraverso l’installazione sono quelle della migrazione e dello scorrere del tempo, più specificamente riguardo l’esperienza soggettiva relativa al flusso di abitanti che ha popolato le periferie di Matera fin dagli anni’60.

Partendo dalle impressioni e suggestioni ricevute sul territorio durante la residenza, si è provato a svelare il vincolo emotivo che gli abitanti di San Giacomo hanno con la loro città e la loro storia.

A questa prima lettura, si sovrascrive una seconda più personale, che vede la connessione dell’artista con suo nonno Ing. Carlo Sangiorgio. Questi, essendo stato a capo del Genio Civile di Matera tra il ‘58 e il ‘63, è intimamente legato allo sviluppo urbanistico della città in quel tempo e in quei luoghi.

A causa della sua prematura scomparsa, le testimonianze del suo passaggio per Matera sono ridotte ed è per questa ragione che l’artista ha intrapreso una ricerca, senza obiettivi espliciti se non quello di creare un contatto emotivo con la propria storia.

Nei video proiettati, si manifestano una serie di dettagli, visioni peculiari, elementi insignificanti a un primo sguardo che in realtà celano una carica simbolica in grado di parlare del luogo. Questi elementi sono stati poi messi in relazione con visioni di un altrove familiare, come è il caso di immagini filmate a Metaponto o in altre aree del materano.

Parallelamente, la scultura di fasci luminosi, oltre a reinterpretare il tessuto urbano periferico visto come centralità altra, vuole proporre un legame visivo tra il giardino, il suo contesto e più in generale la città.

L’installazione, a traverso i video e i fasci di luce, vuole appunto svelare il filo connettivo tra la storia dell’artista e quella degli abitanti di San Giacomo, senza dare una risposta precisa ma parlando del potenziale simbolico racchiuso in ognuno di noi.

 

 

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Photo credit: Eleonora Maltempi